Fornasetti history tells about the Italian Twentieth century one. But it is also the story of a creative one, who never wanted to be subordinated to the rules. It’s a story of humor and imagination, but also of an extreme devotion, the one that made Fornasetti the creator of one of the largest objects and furniture production of the Twentieth century.
Piero Fornasetti had such a volcanic creativity that he was expelled from the Academy of Brera first, for its personality which didn’t make compromises. However, he finished his studies at the School of Applied Arts of Castello Sforzesco, in Milan, to leave then for a long trip in North Africa, which has been a great source of inspiration for his work years later.
In the Forties, the turning point of his life: thanks to a silk scarves collection , Piero drawed the attention of the rational architect Gio Ponti. From here, the starting point of a long partnership, in which the genius of Fornasetti expressed in many different fields, from the Domus magazine covers for example, till the creation of one of his masterpieces, Stanza Metafisica, a screen which recreates a surreal world inside a room.
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La storia di Fornasetti è lo specchio della storia d’Italia di un secolo. Ma è anche la storia di un creativo che non è mai voluto sottostare alle regole. Una storia di ironia e immaginazione, ma anche di un’estrema dedizione che ne hanno fatto il creatore di una delle più vaste produzioni di oggetti e mobili di tutto il Novecento.
Una creatività vulcanica, quella di Piero Fornasetti, tant’è vero che nei lontani anni trenta viene espulso dall’Accademia di Brera, non è una personalità molto incline al compromesso, quella di Piero. Gli studi li completerà comunque, alla Scuola Superiore d’Arti Applicate all’Industria del Castello Sforzesco, sempre a Milano, per poi recarsi in un lungo viaggio nel nord dell’Africa, che sarà di grande ispirazione per tutti i suoi lavori.
Ma è negli anni Quaranta che arriva la svolta della vita: grazie ad una collezione di foulard di seta, Piero attira l’attenzione di Giò Ponti. Da qui ne nasce una collaborazione che porterà il genio di Fornasetti a esprimersi in moltissimi campi, dalle copertine di Domus per dire, fino alla creazione di uno dei suoi capolavori, la Stanza Metafisica, ovvero un paravento verticale che ricrea architetture irreali e ci fa viaggiare in un mondo surreale.
However, I’m quite sure that most of you when thinking about Piero Fornasetti have in mind a woman’s face.
It’s the one of Lina Cavalieri, an opera singer of that years: Piero started to paint her visage in 1952 then never stopped. With his genial creativity, he created a series of 110 pieces -called “Temi e variazioni”- in which her face is contaminated in various ways, from bulb, butterfly, to arabic, to a button one. This series become a classic of the industrial design over the years.
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Sono certa però che tutti voi quando pensate a Piero Fornasetti avrete di fronte l’immagine del volto disegnato di una donna.
Si tratta di Lina Cavalieri, cantante d’opera dell’epoca, che si ritrova immortalata in una serie di 110 pezzi in cui il volto è contaminato nei modi più disparati, da lampadina, a farfalla, ad araba, a bottone. Nasce così la serie “Temi e variazioni”, che diventerà un classico decorativo della storia del design industriale.
Fornasetti language is a universal one, crossing the ages to become a contemporary one. Over the years, it has been adopted by a range of different design and art applications, from fashion (by Moschino and Valentino, for example) to a classic of the standard industrial production, Ikea. It became a synonymon with design, luxury and preciousness. Piero himself was a painter, sculptor, decorator, designer, and more, a multifaceted personality.
It’s the story of a creative genius who speaks a contemporary language: in 2013- exactly a hundred years after his birth- its first compendium exhibition at the Victoria & Albert Museum, then the opening of the Milan showroom.
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Quello di Fornasetti è un linguaggio universale e unico, che attraversa le epoche e verrà adottato nel corso degli anni dai settori più disparati, dalla moda (da Moschino e Valentino, ad esempio) ad un classico della produzione seriale, Ikea, diventando comunque sinonimo di design e in un certo senso di lusso e ricercatezza. Piero stesso è stato pittore, scultore, decoratore, disegnatore, e molto altro, una personalità poledrica per eccellenza.
E’ la storia di un genio creativo che parla un linguaggio contemporaneo, riscoperto ancora una volta esattamente cento anni dopo la sua nascita, nel 2013, grazie ad un’esposizione al Victoria&Albert Museum a lui dedicata, e poi all’apertura della showroom milanese. Un genio fuori dall’ordinario che scompare nel 1988, in seguito a una banale operazione chirurgica, lasciando al figlio Barnaba l’eredità di un grande genio.
I recommend you to have a look at the History section in the Fornasetti new website. The website has recently been redesigned by different partners, each website area by a different one, to represent the versatility of Fornasetti brand. The whole project was coordinated by POMO, an art direction studio based in Milan which focuses on graphic and web design.
The historical section has been designed by AQuest, an Italian digital agency based in Verona, which recently has been awarded with the prestigious web design CSS Design Awards as Designer of the Year 2014.
To represent Fornasetti long history, Aquest inspired by the idea of movement, both physical and mental, that identifies Fornasetti’s personality. Indeed, his history is told with images, sounds, short texts, and parallax effects which make the site a dynamic experience and give continuity to the whole story.
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Vi consiglio di dare uno sguardo proprio alla sezione Storia del nuovo sito di Fornasetti. Il sito è stato da poco completamente rinnovato, da partner diversi che hanno dato ciascuno una propria chiave interpetativa, a rappresentare l’estrema poliedricità del marchio Fornasetti. L’intero progetto è stato coordinato da POMO, uno studio di art direction e una galleria non commerciale di Milano che si occupa di design grafico, sviluppo di interfacce web, e curatela di contenuti per clienti commerciali e istituzioni culturali.
Nello specifico, la sezione storica è stata affidata ad AQuest, agenzia creativa totalmente Made in Italy con sede nella provincia di Verona, e da poco vincitrice del prestigioso web design CSS Design Awards come Designer of the Year 2014, ovvero migliore web agency del mondo.
Per realizzarla, AQuest si è ispirata all’idea di movimento, sia fisico che mentale, alla base della personalità di Fornasetti. La storia viene ripercorsa con immagini, suoni, brevi testi, ed effetti parallax che rendono il sito dinamico e danno continuità a tutta la storia, ma rendono anche il visitatore protagonista della storia stessa.
[quote]“Per noi lavorare con un brand come Fornasetti è stato davvero stimolante. Le richieste di Pomo erano in sintonia con il nostro modo di lavorare: un sito esperienziale che riuscisse a dare ampio spazio all’aspetto visual, semplice da navigare ma anche intriso di innovazione e in grado di fare la differenza. Avvicinarsi il più possibile a quello che era il desiderio di una firma del design così sopra le righe e intollerante agli schemi è stata la nostra sfida quotidiana e speriamo di esserci riusciti”. (Fabio Merlin, CEO di AQuest)[/quote]
It’s great to see how web design becomes itself an expression of art, as a way to translate into a digital language a personality born over a hundred years ago. What do you think?
E’ bello vedere come il web design diventi anch’esso espressione d’arte, nonchè mezzo per tradurre nel linguaggio più contemporaneo del nostro tempo una personalità nata oltre cento anni fa. Cosa ne dite?
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Image sources Fornasetti.it