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Let’s have a walk together at Venice Biennale of Architecture this Monday?
As for my good (ie bad) habit, I found myself going to Venice Biennale a few days before the closure, some days ago. I guess it’s the downside of having something close to home?
At Biennale 2016 I have visited the Arsenale (and I do not think I will have time for Giardini, sin): I always liked a lot the interior spaces, and I also loved the setting of each room.
Absolutely stunning the Introductory Room by Alejandro Aravena – the Chilean architect curator of this edition, as well as the winner of the Prizker Price 2016 (and my professor at University!) – with recycled elements from the last Biennale, 10.000mq of plasterboard and 14km of metal studs.
Theme of this Biennale 2016, REPORTING FROM THE FRONT. That’s to say, how architecture can respond effectively to social emergencies. Aravena is known for its social architecture, his no-frills projects in help of the less well-off populations, and I appreciated the simple and very effective setting of Arsenale space.
Enjoy my shots at Venice Biennale of Architecture. There’s time until November 27 to visit!
Have a good week
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Come da mia buona tradizione, mi sono ritrovata ad andare alla Biennale di Venezia a pochi giorni dalla chiusura. Immagino sia la controindicazione di avere qualcosa tutto sommato vicino a casa, cosa che mi porta a procrastinare continuamente la piccola gita alla Biennale in favore di altro.
Della Biennale 2016 ho visitato solo l’Arsenale (e non credo avrò tempo per i Giardini, peccato) : gli spazi come sempre mi sono piaciuti molto, e ho apprezzato tanto anche l’allestimento delle singole stanze.
Fantastica la hall di ingresso, allestita da Alejandro Aravena – architetto cileno curatore di questa edizione, vincitore del Premio Prizker 2016, che ho avuto la fortuna di avere come professore – con elementi di recupero dalla Biennale passata, in tutto 10.000mq di cartongesso e 14km di montanti metallici.
Titolo di quest’edizione della Biennale, REPORTING FROM THE FRONT. Ovvero come l’architettura può rispondere concretamente alle emergenze sociali dei Paesi, tema molto caro ad Aravena da sempre impegnato nell’architettura sociale senza fronzoli, volta all’aiuto concreto delle popolazioni meno agiate. Alle Corderie ho apprezzato l’allestimento semplice e secondo me molto efficace…meno invece le lunghe didascalie poste di fronte ad ogni progetto, che sembravano essere messe lì apposta per confonderti le idee. Forse a volte meglio lasciar parlare le immagini no?
Vi porto in questo lunedì, alla Biennale 2016, attraverso degli scatti che mi sono divertita a fare. Per visitare la Biennale di Architettura avete tempo fino al 27 Novembre.
Buon inizio settimana
|| In questo post la Biennale di Architettura 2014
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All images ©Elisabetta Rizzato
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